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Lapponia Norvegese & Aurora Boreale | Viaggio Fotografico

Sempre più persone desiderano vedere i Fiordi Norvegesi, soprattutto d’inverno, per godere dello spettacolo di luci più affascinante di sempre: l’Aurora Boreale. 

Era un nostro sogno e finalmente ci siamo riusciti: nel mese di febbraio si è realizzato il nostro primo viaggio di Club alle porte del Circolo Polare Artico, per assistere al fenomeno più bello che la natura possa offrirci.

L’atterraggio a Tromsø

Siamo partiti il 30 gennaio per Tromsø, città dalla quale abbiamo percorso centinaia di km alla scoperta di luoghi immaginari, completamente immersi nella natura.

La prima escursione serale alla ricerca delle northern lights si è svolta ad Hansens, un’isola a pochi km da Tromsø. 

Per farlo, ci siamo affidato all’associazione Arctic Explorers, la quale ci ha anche fornito abbigliamenti adeguati, senza i quali sarebbe stato impossibile rimanere anche un solo minuto all’aperto. La sera le temperature calano molto sotto lo zero, ma ciò che rende insopportabile la permanenza all’esterno è il vento (non dimentichiamoci che Tromsø si affaccia sul Mar Glaciale Artico).

Sul fiordo nei pressi di Kårvik

Le “luci del nord” sono visibili quando il cielo è limpido e pulito, senza nuvole. Per questo motivo è opportuno affidarsi ad una associazione del territorio, che sappia condurre chi non è esperto verso luoghi dove è più probabile avvistarla.
Inoltre, l’aurora boreale appare senza preavviso, forse è proprio per questo che si parla di “caccia all’aurora”.
E se non la si è mai vista prima sarà molto difficile riconoscerla, soprattutto nella sua fase iniziale. 

Quella della prima sera è stata un’aurora boreale molto intensa, quasi come se la Norvegia volesse darci il benvenuto.
È apparsa in un orario anche piuttosto insolito: fuori era completamente buio, ma erano solo le 19!
Ci siamo fermati lungo la strada, su un fiordo, a due passi dall’acqua. Piazzate le nostre reflex, abbiamo iniziato ad assistere al primo vero spettacolo del nostro viaggio (e della nostra vita).
Una strisciata luminosa tendente al verde ha solcato il cielo, dividendolo in due.
Lo spettacolo è durato circa un’ora, dopodiché ci siamo spostati a Ringsvassøy dove abbiamo abbiamo proseguito la nostra osservazione del cielo attorno ad un falò e in compagnia di un buon cibo.

Il giorno dopo, approfittando delle poche ore di luce a disposizione ci siamo spostati sull’isola di Kvaløya (Isola delle Balene). L’isola è prevalentemente montuosa con numerosi rilievi che superano i 700 m e tra queste la più elevata è il Store Blåmann (Grande uomo blu, 1044 m).

In questo periodo, le poche ore di luce che ricordano un perenne tramonto, illuminano le vette innevate regalando sfumature di colore che tendono al giallo-arancio.
E’ uno spettacolo imperdibile per gli amanti della fotografia paesaggistica, ma lascerà a bocca aperta chiunque.

Sulla strada per Tromvik

Attraversando le stade di Kvaløya non è difficile imbattersi in qualche animale selvatico, principalmente renne o alci. E, solo se non siete alla guida, date un occhio ai fiordi, molto spesso qualche foca fa capolino per guardarsi intorno!

Percorrendo le strade tra le interminabili distese innevate abbiamo raggiunto il piccolo villaggio di Tromvik, dove abbiamo assistito all’arrivo di un peschereccio carico di pescato locale.

Peschereccio nel villaggio di Tromvik, isola di Kvaløya

Spinti dalla curiosità poi, abbiamo raggiunto la spiaggia di Grøtfjord. Il vento gelido che soffia su queste coste proviene dal Polo Nord ed è così forte da ostacolare l’equilibrio.

Sulla spiaggia di Grøtfjord, a nord dell’isola di Kvaløya

Guidare sulle strade ghiacciate norvegesi non è affatto facile per noi abituati ad altre temperature, ma ciò non ci ha fermato dall’esplorare luoghi magnifici, spingendoci fino alle coste più settentrionali della penisola norvegese.

Nei pressi di Ersfjordbotn, Isola di Kvaløysletta

Le giornate durano ben poco in questo periodo dell’anno, la luce utile per godersi questi paesaggi mozzafiato è concentrata intorno alle ore centrali della giornata: 11-14. La mattina, verso le 10 il sole inizia ad albeggiare e il colore prevalente è il rosa; più tardi, verso le 14, il sole inizia a raggiungere l’orizzonte e i paesaggi intorno si colorano di un giallo-oro, tendente all’arancio.

La seconda escursione serale alla ricerca dell’aurora boreale si è svolta a Ringsvassoy, piccola località lacustre sull’isola di Hansnes.

Sulle rive del lago di Svartvatnet, Ringvassøy

Tra le sere a disposizione, questa è stata quella più “sfortunata”. Una serie di affezionatissime nubi ci hanno tenuto compagnia fino a tarda notte, quando improvvisamente ha iniziato a farsi spazio tra la coltre biancastra una luce verde, di intensità sempre maggiore.
Alla fine, anche questa sera, l’aurora boreale è venuta a farci visita!

Il giorno dopo, stanchi ma felici, ci siamo spostati sull’isola di Sommarøy, un antico villaggio di pescatori nella parte occidentale del comune di Tromsø.
Sommarøy è un’attrazione turistica popolare per le sue spiagge di sabbia bianca e acqua cristallina. 

Il villaggio di pescatori di Sommarøy

Le caratteristiche casette colorate, rosse e gialle, spiccano in questi paesaggi “caraibici” innevati. Il silenzio che si può godere regala sensazioni indescrivibili, l’unico rumore a far compagnia è quello del forte vento, immancabile a queste latitudini!

L’isola di Tussøya vista da Sommarøy

L’ultima sera, per la complessità di situazioni che l’hanno caratterizzata, è stata forse la più emozionante.
La nostra guida ci ha informati fin da subito della difficoltà che avremmo avuto nel vedere l’aurora boreale: una bufera di neve stava colpendo pressoché tutta l’area settentrionale della penisola scandinava. 

Ma se si chiamano “aurora chasers” c’è un motivo! La tenacia delle nostre guide ci ha portato fino ai confini più estremi della Lapponia Norvegese, sconfinando in quella che è ufficialmente la Lapponia Svedese.

Dopo centinaia di chilometri, abbiamo deciso di fare una sosta nella foresta svedese. Per raggiungere il luogo ideale dove poter accendere il nostro falò abbiamo dovuto attraversare un fiume ghiacciato. Camminare sotto la neve e su un fiume ghiacciato è stata un’esperienza unica e indimenticabile, che nessuno di noi aveva mai provato prima.

Sul fiume ghiacciato tra la Lapponia Svedese e Finlandese

A tarda notte, oramai sulla via del rientro, qualcosa ha catturato l’attenzione della nostra guida. Aveva da poco smesso di nevicare e una flebile luce stava cercando di farsi spazio tra le nuvole. Decidiamo così di accostare, nonostante la tarda ora.
Quella a cui abbiamo assistito è stata l’aurora boreale più bella tra tutte quelle viste nelle sere precedenti.
Una serie di luci verdi di intensità sempre più forte hanno iniziato ad illuminare il crinale della montagna che era davanti a noi, raggiungendo anche dei picchi di luce viola.

E così siamo rimasti due ore seduti sulla neve, nessuno di noi sentiva freddo né stanchezza. La nostra esprienza era giunta al termine e si era conclusa sicuramente nel migliore dei modi.

Ci piace pensare tutt’ora che quello sia stato un arrivederci.
Nella speranza di tornare a viaggiare presto, noi manterremo la promessa di quel saluto e torneremo non appena sarà possibile farlo.

Takk Norge, ser deg snart!

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